FASE2
Carlo Apollo: Lo stop prolungato dell'addestramento può compromettere la capacità dell'unità cinofila
Apollo: Come fanno le associazioni di protezione civile specializzate nella formazione di unità cinofile per la ricerca persone disperse a svolgere il proprio addestramento in zone limitate?

Fasano - Questa la lettera che Carlo Apollo, Vice Presidente del GCS Le orme di Askan – Puglia e Delegato Regionale dell'U.C.I.S., ci ha inviato per spiegare la situazione in cui si ritrovano attualmente le unità cinofile:
«Bergeggi (SV), Camilla, Border Colli appartenente al nucleo cinofili dei vigili del fuoco della Liguria, intervenuta anche durante il terremoto di Amatrice ritrova un uomo disperso in una zona impervia. Acquaviva delle Fonti (BA), Klaus Labrador appartenente al Gruppo Cinofilo da Soccorso “Le orme di Askan – Puglia” ritrova dopo 4 ore di ricerca e in buone condizioni una signora di 93 anni scomparsa nella murgia barese. Casina (RE), Duca pastore tedesco grigio effettivo alla Polizia Locale di Casina (RE) ed in forze anche all'Associazione di volontariato I lupi dell'Appennino Reggiano ritrova vive due cugine di 13 e 14 anni uscite per una escursione in mountain bike che dopo aver perso l'orientamento col sopraggiungere della notte cercavano invano di ritrovare la strada del ritorno.
È sempre bello ricordare le gesta dei volontari a 4 zampe intervenuti per la ricerca di una persona che si è persa o scomparsa ed è bello farlo sia quando le ricerche hanno un epilogo felice che quando il finale non è quello sperato. Ma in entrambe le situazioni i cani hanno svolto il loro lavoro e perché no, anche un buon lavoro perché ricongiungere un disperso agli affetti più cari risulta importante per chiunque ma soprattutto per chi si trova a vivere questa situazione. Sovente ci si trova a parlare o a leggere di questi volontari professionali e sotto molti aspetti anche professionisti della ricerca e soccorso solo dopo un ritrovamento o durante le battute di ricerca di una persona molto conosciuto in città o dopo il crollo di un edificio o dopo un terremoto. In pochi però sanno quanto lavoro c'è dietro queste azioni, ore ed ore di addestramento portato avanti negli anni, km e km percorsi a piedi o a bordo di mezzi per raggiungere le aree addestrative italiane. Nel sistema italiano di protezione civile che in tanti ci invidiano, i volontari cinofili sono inquadrati nelle associazioni di protezione civile proprio come quelli appartenenti al gruppo di Fasano “Le orme di Askan”, che li forma e ne dispone l'impiego su richiesta delle istituzioni (enti locali, Regione, Prefetture, F.F.O., V.V.F, D.P.C.). Mercoledì scorso, il Presidente Emiliano ha emanato una ordinanza con efficacia immediata e valida fino al 17 maggio 2020 che riguarda tra le altre cose, l'allevamento e l'addestramento degli animali. Infatti è consentito ai proprietari di cani di provvedere individualmente al loro allenamento e addestramento esclusivamente in zone autorizzate per l'addestramento. Chiunque leggendo l'ordinanza direbbe: e con ciò??? Mi spiego meglio. Questa ordinanza autorizza l'addestramento dei cani (educazione base, pet teraphy, I.G.P., agility, rally O., obedience, ecc) da svolgersi in specifici campi autorizzati e quindi da l'ok per tutte le attività con specifico codice ATECO. Ovviamente di questo posso essere solo felice perché è un inizio di ritorno alla normalità e sono contento per tutti quegli amici addestratori, educatori professionisti che finalmente ritornano a calpestare l'erba dei loro campi. Ma in tutto ciò manca qualcosa. Come fanno le associazioni di protezione civile specializzate nella formazione di unità cinofile per la ricerca persone disperse sia in superficie che su macerie a svolgere il proprio addestramento che di norma svolgono in zone boschive e non in un limitato campo di addestramento? L'importanza di riprendere l'attività, se pur in modo parziale, coordinato e rispettando tutte le misure e le procedure anti contagio, sta proprio nell'affidabilità dell'unità. Uno stop cosi lungo ne può compromettere il risultato e per noi cinofili il risultato è “ritrovare una persona dispersa”. Il 28 aprile l'associazione “Le orme di Askan” ha chiesto alla Sezione di Protezione Civile della Regione Puglia e alla Prefettura di Brindisi di esprimersi in tal senso, sottoponendo alla loro attenzione le procedure anti contagio che metteremmo in campo per svolgere un addestramento efficace ma in tutta sicurezza.
Non ci resta che aspettare e sperare che in questo periodo non ci sia bisogno di 4 zampe e un naso ben addestrato.»
di Redazione
09/05/2020 alle 06:31:38
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